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  • Immagine del redattoreBarbara Baffetti

DOMENICA DELLE PALME

In questa domenica, che apre la Settimana Santa, la liturgia inizia con la lettura del Vangelo di Matteo che ricorda l’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme. A questa segue in genere una processione a cui partecipano tutti i fedeli con le palme e i rami d’ulivo in mano; si entra quindi in Chiesa dove prosegue la Messa. Quest’anno non potremo vivere tutto questo, ma possiamo comunque prepararci come abbiamo fatto nelle scorse domeniche leggendo il Vangelo previsto e realizzando qualche attività che citenga uniti a Gesù.


La Parola VANGELO (Mt 21,1-11)

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”». I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!». Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».


Che vuol dire la Parola?


A Gerusalemme è festa grande. Gesù ritorna sulla sella di un asina, accompagnato dai suoi amici, i discepoli. La gente lo accoglie come un re, sventolando foglie di palma e gridando: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Pace in terra e gloria nel più alto dei cieli”. Sembrano davvero aver compreso chi sia l’uomo sull’asina. Invece solo pochi giorni dopo il Maestro sarà rinnegato e tradito, non solo da alcuni dei suoi discepoli, ma anche dalla maggior parte della gente presente e festante quel giorno.

La Parola sembra dirci che non sempre riusciamo davvero a restare fedeli alla nostra amicizia con Gesù; nonostante questo Lui non ci abbandona mai. Il suo perdono e la sua tenerezza ci accompagnano sempre e nonostante tutti gli sbagli che possiamo fare.

Non dimenticarlo mai!


Un’attività con Gesù


Visto che quest’anno non potremo andare a Messa a ricevere il rametto d’ulivo benedetto, possiamo comunque prepararlo da soli; di certo Gesù, che è sempre vicino a noi, lo accetterà come un dono davvero speciale. Se abbiamo, davanti casa, un giardino con degli ulivi, possiamo chiedere a un adulto di staccarne dei rametti e quindi procedere a decorarli con dei foglietti dove avremo scritto una preghiera che vogliamo rivolgere a Gesù in questo giorno. Nel caso non abbiamo a disposizione il rametto d’ulivo, non potendo uscire, non arrendiamoci! Usiamo la creatività che di sicuro non ci manca: armiamoci di cartoncino, forbici, matite e colori e una volta disegnata la sagoma di un rametto di palma o d’ulivo, ritagliamola, coloriamola e scriviamo anche qui la nostra intenzione di preghiera.

Gesù apprezzerà ancora di più!

Non dimentichiamoci di coinvolgere nella preparazione anche genitori e fratelli, ognuno con il suo rametto.

Cuore a cuore con Gesù

Una volta preparate le nostre palme speciali, raduniamoci con il resto della famiglia e ognuno legga la preghiera che ha scritto; al termine di tutte le intenzioni appendiamo i rametti preparati e tenendoci la mano recitiamo insieme il Padre Nostro.

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