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Immagine del redattoreBarbara Baffetti

I DOMENICA del TEMPO PASQUALE TOMMASO E L’INCONTRO COL SIGNORE

Aggiornamento: 25 apr 2020

La Pasqua è passata e purtroppo la quarantena non è ancora finita. Lea sa bene che questa è necessaria per il bene di tutti e per sconfiggere questo dannato virus di cui non si fa altro che parlare in Tv e tra gli adulti. Nonostante questo non può far a meno di sentirsi arrabbiata; anche Marco il suo fratellino, sorprendendo un po’ tutti per il termine usato, ha detto “di essere veramente infuriato col Virus e la sua corona”.

Una delle cose di cui Lea sente molto la mancanza è l’incontro di catechismo, dove passava un po’ di tempo in allegria con il don, i catechisti e tutti i suoi compagni; tra l’altro proprio in questa primavera avrebbe dovuto celebrare la sua Prima Comunione ed è tutto saltato! I suoi genitori le hanno assicurato che è solo rinviata, ma vorrebbe tanto incontrarsi almeno con gli altri, anche perché ha ancora tante domande da fare su Gesù. Sta proprio pensando a queste cose, quando mamma le annuncia sorridente che dalla parrocchia è arrivata una proposta speciale per tutti i ragazzi. Saranno predisposti degli incontri online con i catechisti a cominciare da quel fine settimana. Lea esulta felice, pensando che qualcuno da lassù deve averla ascoltata. Quando arriva il sabato, la catechista Imma si collega sorridente e Lea ha un tuffo al cuore nel vedere sullo schermo i suoi compagni; ci sono proprio tutti. Si fa un po’ di fatica a stare in silenzio, ma Imma dice che è normale che tutti abbiano voglia di salutarsi e raccontarsi dopo tanto tempo che non ci si vede. Così la mitica catechista di Lea, dà a tutti qualche regola sull’uso della piattaforma, stabilendo che ognuno abbia il suo tempo per parlare; c’è chi racconta come ha aiutato mamma nel preparare i cibi per Pasqua, chi consiglia l’ultimo libro letto con papà e l’ultimo gioco di società sperimentato in famiglia. Qualcuno racconta anche della paura per i nonni soli a casa loro, ma anche della gioia delle telefonate avute con amici e parenti. Tutti ma proprio tutti dicono quanto abbiano bisogno di tornare a vedere e toccare le persone a cui vogliono bene. È a quel punto che Imma annuncia che il Vangelo di Giovanni di quella prima domenica di Pasqua parla proprio di quel loro desiderio; Lea e i suoi amici si mettono dunque in ascolto del racconto che lei inizia a leggere:


“La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome”. Imma termina la lettura e tutti rimangono a bocca aperta. Lea parla per prima: “Ho capito cosa intendi Imma quando dici che parla di noi; infatti siamo tutti chiusi come i discepoli per paura: loro di essere catturati come Gesù, noi per timore di prendere il virus”. “Non solo” risponde Imma, “Qualcuno trova qualche altra somiglianza?” “Io!”, disse dal suo microfono Sara, “Con Gesù vicino passa la paura. È passata quella degli apostoli, può far passare anche la nostra”. “Inoltre” aggiunge Pietro, “anche noi come gli apostoli abbiamo voglia di rivedere chi amiamo. Infatti i discepoli sono tutti felici di poter incontrare Gesù e Tommaso che non l’ha visto resta molto male al punto da non crederci”. “Io non credo che sia solo delusione la sua”, dice Lea, “Forse Tommaso non riesce a credere nella Resurrezione e nella possibilità di un amore che supera ogni confine anche quello del vedersi e toccarsi”. “Hai ragione Lea; noi mica lo vediamo Gesù eppure è certo che Lui ci ama ed è vicino a noi”, aggiunge Alex. “Allora possiamo pensare che anche con le persone a noi care funzioni come con Gesù! Che ne dite?” chiede Imma e poi prosegue “Stiamo sicuri che anche se non possiamo coccolarci, vederci come prima, questo non diminuirà l’amore tra noi, che anzi diventerà ancora più grande! E un’altra cosa di cui dobbiamo essere certi è che Gesù è qui vicino a noi anche se non lo vediamo e anche se qualche volta ne dubitiamo. Lui non molla nessuno!” “Che bello Imma; hai ragione e Gesù è proprio un grande. Ha una risposta per tutto e per tutti”, esclamano in coro i bambini. L’incontro è un vero successo e quando termina, Lea custodisce a lungo nel cuore la gioia di quel momento e questo la fa stare in pace.

GIOCARE CON LE PAROLE CHIAVE

Ragioniamo con i nostri bambini sulle tre emozioni che emergono sia dalla storia che dalla Parola e proviamo a farci raccontare da loro quando le hanno provate e perché. TIMORE, GIOIA, PACE

Ora proviamo a fare lo stesso con le tre azioni. Cosa significano per loro in questo tempo? TOCCARE, VEDERE, CREDERE


UN’ATTIVITÀ PER CUSTODIRE NEL CUORE


Proponiamo infine ai bambini di realizzare un i cui fumetto protagonisti siano loro e Gesù.

  • Cosa avrebbero da chiedergli?

  • Cosa da confidare ad un amico così speciale?



Ed ecco alcuni dei disegni realizzati dai ragazzi...



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